ecco, ma perchè cavolo l'immagine che ho messo non si vede adesso!?! è inutile non capirò mai sto bussolotto
mi sento una merda.... mi sento così impotente davanti a tutto quello che sta succedendo a lhasa...... il governo italiano sembra che se ne sbatta (ma in finale tutto fa brodo per le loro campagne elettorali del cazzo), nemmeno il papa dice niente (vabbè c'era quasi da aspettarselo) e noi comuni mortali non possiamo fare nulla.... secondo voi cosa si potrebbe fare??? non posso stare solo a guardare e pregare bhudda che tutto si risolva....
tutto giusto ma per inciso vorrei anche dire che il dalai lama ora noto come "DALAI-FIFA" -secondo me- STA FACENDO DELLE BELLE FIGURE DI MERDA. MA COME: (scusate il majuscolo) c'è 'cinesi che fanno tonnina di tibetani ed allora Egli proclama: contro gli oppressori cinesi _non violenza_. Ovvio, daltronde è il DALAI LAMA mìa antonio inochi. Ma poi alcuni volenterosi propongono: allora boicottiamo tutti insieme le olimpiadi. E Lui ? NO. Tanto non servirebbe etc. (?). A questo punto i cinesi non contenti di tanta passività strillano che questo signore con il lenzuolone e la sua 'cricca' sono le menti che stanno dietro ai recenti "disordini" e lui arriva persino a proporre le proprie dimissioni, pur di non rompere i coglioni a Pechino. Se anche Ghandi fosse stato così schizzinoso quanto alla scelta dei metodi di protesta (tra l'altro ricordiamo che il boicottaggio è stato il suo spadone: del cotone, del sale...) mi domando cosa altro avrebbe potuto inventarsi. Non sarà che il buon dalai si càa un po' in mano? Se di mestiere facesse il parcheggiatore abusivo o l'arrotino potrei capirlo. Ma siccome 'sto prete giallo è il leader mondiale di una religione (religioni = malattie infantili dell'umanità) che predica il distacco dalle cose terrene o qualcosa del genere non pretendevo che si desse fuoco ma almeno che mostrasse un minimo di spina dorsale. tanto il suo popolo peggio di così non può trovarsi. Ora invece lo pretendo. Poi magari mi sbaglio. "il Tibet è un bel paese e il Dalai l'ama" (Achille Campanile?)
Studiati un po' il buddhismo e capirai il perché delle sue affermazioni. Capisco che tu sia ateo, ma cerca di rispettare chi ha un credo. Dare del "malato" a chi ha una fede non è il massimo, soprattutto per una persona che scrive in un forum come questo.
non ci penso nemmeno. esistono infinite cose molto più affascinanti ed _utili_ delle religioni, da studiare. per quel che mi riguarda l'argomento religione è esaurito e non voglio sprecare altro tempo. ma tu piuttosto invece di essere criptico, perchè non ce le spieghi 'ste parole? dico davvero, ci terrei. no, perchè il tuo consiglio di "studiarmi il buddhismo" (bella la H, mette soggezione ma ahimè e superflua) solo per capire che voleva dire quel tipo... ma via, fammi il piacere. Ripeto: da uno nella posizione del lama lì mi aspettavo molto più coraggio. sennò andando avanti di 'sto passo nella progressiva squalificazione e perdita di professionalità & prestigio dei leader spirituali potremmo un giorno trovarci con un papa finocchio o con un passato da soldato nazista ! sarebbe il colmo... dire che io sia ateo è riduttivo. questo argomento finisce qui. A parte il fatto che su questo forum si dicono cose da far rizzare i capelli, cose ben peggiori di questa, io non l'ho detto, è una tua interpretazione, a mio avviso piuttosto rozza, semplicistica e strumentale ad imbastire una polemica. E siccome io conosco i miei pensieri non cercare di convincermi che volevo dirlo, per piacere. Io non ho detto che chi crede è un malato. Affermando questo sarei persino punibile (403 C.P. come modificato dalla l.2006/85 offese alla religione mediante vilipendio di chi la professa -pubblicamente, credo che un post su Internet ricada in pieno nella fattispecie!) . La mia è una opinione sulle religioni in generale espressa in modo netto e persino brutale ma senza scadere nell'offesa nei riguardi di chi crede, è meditata anni, ed è coperta (tra l'altro) dal diritto costituzionale alla libera manifestazione del pensiero che comprende soprattutto le opinioni discutibili e controverse (altrimenti che senso avrebbe proclamare la libertà di espressione?). Non credo che per paura di urtare la sensibilità di chi crede al trascendente io mi debba tappare la bocca rifugiandomi ben oltre il confine del lecito oppure fare il make-up a quel che credo. Nella mia famiglia, molto "esperta" in materia di delitti d'opinione, nessuno si è mai fatto mettere sotto anche al prezzo della libertà e a rischio della vita e non sto minimamente esagerando. Io non volevo ingiuriare chi crede, ma è vero, odio e disprezzo le fedi e penso che Preti, Sacerdoti, Rabbini, Imam, Stregoni, Lama, Carniti e Benvenuti (chi l'ha capita questa vuol dire che è vecchio !) che le hanno inventate e le amministrano le manipolino a proprio esclusivo vantaggio e a danno dell'Umanita. Sempre. O che ci vuoi fare? E così che porto il cappello! Posso aver torto marcio ma esprimo a voce alta questo disprezzo. Posso farlo e lo farei anche se fosse vietato. Se poi qualche credente si vuole offendere, sinceramente non me ne importa proprio un bel niente, ci mancherebbe altro che fosse vietato dire che qualcosa è falso stupido o sbagliato ! sayonara, Apo
Sai, se dici che le religioni sono malattie infantili dell'umanità, chi ha una malattia è malato, chi crede è malato. Quindi, sì, hai detto ciò. Puoi conoscere il tuo pensiero quanto ti pare, ma se ti esprimi male e le tue parole sono fraintendibili non è colpa mia. La "h" in Buddhismo ci va perché il nome è Buddha e non Budda, non c'entra nulla la soggezione, c'entra la lingua indiana. Lo studio di una religione è cultura. Le religioni, se non te ne fossi accorto, vengono studiate anche dagli antropologi, non è materia solo da "preti" e studiare una religione non significa indottrinarsi: posso leggere la Bibbia e trovarla ricca di consigli morali, di contraddizioni, di stupidaggini o pura verità, ma fino a quando non l'avrò letta non potrò dire che contiene "consigli morali, di contraddizioni, di stupidaggini o pura verità". Capisci ciò che intendo? Studiare una religione non significa indottrinarsi come studiare un testo non significa pensarla nel modo in cui dice. Non so che studi hai fatto, ma quando hai studiato il nazismo ti sei forse fatto crescere i baffetti? Non credo. Però è proprio dopo che hai studiato il nazismo che hai potuto muovere critiche serie contro di esso. Se ti dicessi che il kernel di Linux fa schifo tu non mi chiederesti forse su che basi lo posso dire? È giusto, se non conosco una cosa non ho diritto di criticarla e se credo di conoscerla ma qualcuno mi fa notare che così non è, devo avere l'umiltà di aprire le orecchie e imparare. Poi, alla luce di ciò che ho imparato posso dire che per me è da criticare e in quel momento potrò anche argomentare in maniera forte perché ne avrò gli elementi. Certe cose si studiano anche per capire il motivo per cui sono per noi sbagliate. Finché si interpone un pregiudizio che impedisce la comprensione reale del problema, si rimarrà nell'ignoranza. Come puoi dire che tutte le religioni sono uguali se non le conosci? Ma qui si andrebbe OT. Nel caso volessi continuare questo aspetto, apri pure un nuovo thread e sarò felice di parteciparvi. Se certi argomenti non ti piacciono, non intervenire. Il Dalai Lama è un capo spirituale, non politico (che poi lo si interpelli per questioni politiche è un'altra questione). Questo tuo atteggiamento negativo non aiuta di sicuro la discussione. Io sono più che disposto a discuterne e a motivare quanto prima ho detto (preservandoti da un po' di cultura in più), ma solo quando abbandonerai questo tono aggressivo.
se ti sfugge la differenza tra le affermazioni "le religioni sono la malattia infantile dell'umanità" e "i credenti sono dei malati" , segui il mio pensiero: se io nasco in una civiltà che ha delle idee aberranti comunemente accettate sarò soggetto al potere persuasivo della maggioranza e probabilmente mi adeguerò ad esse senza per questo poter essere considerato un 'malato' (al massimo un conformista) , ma ciò non toglie che quelle idee (gli esempi si moltiplicano, diciamo la credenza nella stregoneria o la necessità della schiavitù, il nazionalismo, il razzismo etc.) sono aberranti e malate. tu hai identificato il singolo credente con l'umanità nel suo complesso, termine che fra l'altro indica non solo "tutti gli esseri umani" ma anche l'insieme degli aspetti culturali di essa, cioè la civiltà umana. Una persona può essere degna equilibrata ed assennata e pure condividere delle credenze comuni che in un altra parte del mondo o del tempo lo manderebbero al manicomio o in galera o lo farebbero deridere. Mi sono spiegato? ma spiegami una cosa, per inciso: nella diversa reply che ricevo per posta mi hai definito uno che si esprime come una capra, ti pare di aiutare il dialogo così ? le tue repliche che trovo sul sito sono sempre diverse da quelle insultanti che mi ritrovo nella casella di posta, come l'altra volta. senti: prima di venire a farci lezioni impara a meditare _prima_ di scrivere e parlare, non dopo. e se poi ti scappa qualcosa detto abbi almeno le palle di non fare pietosi tentativi di dietrofront. Io lo preferirei piuttosto che rimangiarmi mezzi post come l'altra volta (tacqui per buon gusto, ma con te forse è superfluo) nella quale ad un mio post seguì una tua replica nella quale se non erro mi consigliavi di prendere dei calmanti: nella versione originale che mi è arrivata con la notifica del la risposta al thread, in quella sul sito avevi già fatto emenda. ora raccontaci che dico bugie, avanti. quanto al thread sulla religione allora non hai afferrato: ho detto che per me il dibattito è chiuso (non che non sia mai stato per me aperto, anzi) quindi apritelo da solo e buon pro ti faccia. quel che ho detto è "una voce dal sen fuggita" superflua, non me la rimangio (io) ma ti ripeto senza pudori che il discorso religione mi annoia e non voglio andare oltre al giudizio che ho espresso, che rimane fermo. ovviamente non chiedo scusa alla sensibilità di nessuno perchè nessuno ho offeso personalmente. ora tu per non trascinare tutto fuori tema potevi almeno spiegare "il perchè delle affermazioni" del serafico vicebudda (niente H, non la pronuncio, cosa la scrivo a fare?) in carica, ma non l'hai fatto, rafforzando il sospetto che si trattasse di una frase ad effetto giocata come al solito su quel vizietto che hai di dare dell'ignorante al tuo interlocutore. magari ora potresti degnarci di "illuminarci". quanto ad umiltà, se ci vuoi insegnare qualcosa, abbi tu l'umiltà di dircela e basta, invece di dare risposte del tipo: "ma come siete incolti,studiate prima di parlare" senza spiegare niente, cosa questa che sopprime il dialogo assai più delle mie rozze opinioni da animale da cortile.
Sì, ora ti sei spiegato meglio. Assolutamente no, ho modificato questo post perché rileggendolo mi sono accorto che il tono era troppo caustico e poteva essere male interpretato. Non vedo cosa ci sia di male, esiste il tasto "Edit" apposta. Per l'altro post che dici non ricordo ma ti sarei grato di rinfrescarmi la memoria. È da tanto che non scrivo qui. Ora hai spiegato meglio cosa intendevi con quella frase e, pur non condividendo, posso capire. Non ti ho mai chiesto scuse. So che ci si può fomentare nella discussione e si può arrivare a dire cose che non si vorrebbe dire (o a dirle in termini inesatti). Qui nessuno si offende, ciò che ti ho chiesto è solo un po' di rispetto per chi crede. Non mi rimangio le parole: i concetti che ho espresso sono i medesimi. Però (e tu di certo lo sai, immagino frequenti altri forum) un post scritto è diverso da una conversazione a voce e prede tutto il tono che permetterebbe una corretta interpretazione. Senza contare che espressioni uguali sono accolte in maniera diversa a seconda della città. Se dico a un bolognese "soc'mel" capisce che è un'esclamazione, ma se lo traduco in italiano e lo dico ad una ragazza, chessò, romana non credo che la reazione sarebbe la medesima. Tu sei liberissimo di credere quel che vuoi ma ti ho dato ben due modi per sapere cosa stavo intendendo: leggerti due paginette sul buddhismo o stare un po' più calmo e pacato. La prima non la vuoi fare (non ne capisco il motivo ma lo accetto), l'altra neppure (qui non capisco proprio perché ti devi far venire un coccolone per una discussione come questa). Se ti calmerai un po' ti spiegherò tutto, e lo stesso farò se qualcun altro chiederà in maniera pacata ulteriori chiarimenti. Se invece vuoi credere che io abbia parlato senza sapere cosa stavo dicendo, fai pure: dai tuoi post si vede che sei così arrabbiato con il mondo che non è di certo il tuo primo problema.
hey hey hey... scusate la mia intromissione ma..... sì ok è giustissimo che ognuno esprima la propria opinione però dai, state calmi!!!! :talk2hand secondo me avete ragione tutti e due.... sono daccordo con jag quando dice che la fede è falsata da certi leader spirituali (spero di aver capito bene), però anche con apo... in finale anch'io credo in qualcosa, ma è dettato dal mio spirito, non dal dalai, dal papa o dall'imam... credo nella base filosofica che è uguale per TUTTE le religioni.... comunque, per tornare al discorso pechino... io andrò alle paraolimpiadi a settembre, perchè mia mamma fa canottaggio adaptive... e noi due ci auguriamo che nessuno partecipi, che avvenga veramente un boicottaggio serio. tanto le gare sportive si svolgerebbero comunque ma l'importante è che siano fatte da qualche altra parte.... nel caso riuscissimo ad andare, abbiamo giurato e spergiurato di non acquistare le minchiatine dei pupazzetti olimpionici o prodotti simili. e anche di dire la nostra a eventuali giornali e televisioni riguardo il genocidio tibetano (io mi farei anche arrestare, non me ne frega niente... mia mamma non proprio fino a questo punto ma quasi.). però anche se avvenissero là, non credo che sarebbe una cosa facile per i cinesi... avrebbero gli occhi di tutto il mondo puntati su di loro.... per questo in molti si sono pentiti della scelta di svolgere lì i giochi. sono sicura che qualcuno non starà zitto....
Sicuramente chi ha scelto la Cina per questa edizione avrebbe dovuto pensarci molto bene prima. Sebbene boicottare le olimpiadi può sembrare una buona idea di primo acchito, pensa a chi danneggi in questo modo. Un boicottaggio danneggia l'onore (se così si può dire) della Cine e del governo cinese, ma chi ci rimette davvero sono i cinesi. Le olimpiadi portano tanta luce sul paese che le ospita e tanti giornalisti significa tanta informazione. Credo sia quasi impossibile sapere cosa accada tutti i giorni in Cina e questo sarebbe un modo per riuscire ad "esportare" storie che altrimenti non si sarebbero sentite. La Cina è un paese economicamente molto forte, senza di lei chissà quanto pagheremmo un po' tutto, ma boicottare un'olimpiade non danneggia il governo se non, come dicevo, dal punto di vista dell'onore (che ormai è perso da una cinquantina d'anni se non più). Chi ci perde davvero sono gli albergatori, i ristoratori, chi ha attività piccole. Se si boicotta nel senso che si decide di non andare si mettono a tacere per l'ennesima volta i soprusi che il popolo tibetano sta affrontando da mezzo secolo.
esatto. infatti il periodo olimpionico permetterà a tanti giornalisti di chiedere in giro le varie opinioni, alla faccia del governo.... per quello non vedo l'ora di poter dire la mia....!
visitate questo sito http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Tibet?page=azioni_urgenti spedite le lettere.... è molto importante
mi sembra che la preoccupazione per le tasche dei poveri bottegai e padroni cinesi sia un po' fuori luogo. in un paese come la cina non credo poi che il fiasco delle olimpiadi possa scatenare ondate di disoccupazione. il prezzo vero di tutti i prodotti che ci vendono i cinesi lo pagheremo nel tempo se continueremo a comprare da loro a danno delle nostre economie. e poi il modo cinese di fare concorrenza nella produzione, basato sulla manodopera schiavile, non merita risposte commerciali nel senso di cercare di batterli sul mercato dove essi hanno i due vantaggi di poter produrre senza alcun rispetto 1-dei diritti umani e 2-dell'ambiente, ma politiche: ovvero embargo. boicottaggio e così via. quanto all'informazione, dal momento che si sa bene come vanno le cose in cina, il vantaggio di qualche particolare di cronaca in più aggiunto alle storie dell'orrore già provenienti da lì mi sembra relativo. e poi occorre fre i conti con la bestiale censura cinese, quanti giornalisti avranno il coraggio di mettersi davvero a cercare storie scomode? ma hai presente cosa successe a Tiziano Terzani per moolto meno ?! io per me la petizione l'ho firmata e diffusa, cerco di non comprare made in PRC (sempre più difficile, lo ammetto) e invito tutti a fare altrettanto fino a quando questi signori non la finiranno di uccidere l'umanità e il mondo per realizzare il loro piano di conquista economica mondiale. poi magari dico cazzate, ok? e per finire, se boicottaggio "no" allora cosa "sì" ?
No, ma un boicottaggio a mio avviso neppure danneggerebbe lo Stato. Allora a che pro? IMHO, sono più i contro che i pro. Se si facesse un boicottaggio vero (ovvero serio), non si scriverebbe neppure in questo forum. In ogni computer c'è qualcosa prodotto o assemblato in Cina (o Cina o Taiwan che sempre è sotto la RPC). Personalmente non condivido il boicottaggio completo. Ciò che si rischia è una sorta di razzismo economico (ovvero "è cinese quindi è scadente") che non è necessariamente vero. Sono d'accordissimo invece per il sovvenzionamento (non so se è il termine corretto) delle industrie locali. Forse il risultato è simile (si danno più soldi al locale e meno al cinese) ma così come si evita di acquistare prodotti cinesi bisognerebbe evitare di comprare prodotti indiani, americani, inglesi, tedeschi fino anche (paradossalmente se si spinge all'estremo il ragionamento) prodotti di altre regioni. Ma se ritengo che i migliori computer siano i Mac, le migliori auto le Volvo e le migliori mozzarelle quelle campane, perché devo comprare prodotti locali più scadenti? La globalizzazione è un male quando soffoca la diversità ma, a mio avviso, in questo caso la globalizzazione è un bene perché permette l'accesso al meglio. Per fare un esempio: se la globalizzazione elimina, chessò, la fiorentina e l'entrecote e lascia il BigMac è un male, ma se permette ad una persona di scegliere o la fiorentina o l'entrecote o il BigMac, è un bene. Altro discorso (che mi pare di capire fosse ciò che intendevi dire) è la questione etica: lì però non credo sia tanto efficace il boicottaggio (che o è fatto bene o non danneggia chi dovrebbe e noi non ne guadagnamo nulla), almeno non quanto la cattiva pubblicità. Vedi per esempio Greenpeace e la campagna contro Apple (in primis) perché venissero eliminate le sostanze tossiche dai loro computer. Probabilmente è solo questione di punti di vista. Vedi, secondo me il boicottaggio non è la giusta strada perché vorrebbe dire meno persone alle Olimpiadi, meno giornalisti e quindi meno occhi e orecchie in Cina che diventeranno meno voci una volta tornate in patria. Questo per me è il motivo per cui il boicottaggio andrebbe assolutamente evitato. Si rischia che tutto cada di nuovo nel silenzio. Ciò che possono fare ad un giornalista cinese non è ciò che possono fare ad un giornalista occidentale ed è proprio per questo che l'occasione delle Olimpiadi non dovrebbe essere sprecata. Il discorso riguardante Terzani non lo posso commentare ignorando quello che gli è successo e perché gli è successo. Che fece e che gli fecero?
per via di certi scritti e disegni (suoi e del figlio) che non garbavano alle autorità cinesi, trovati IN CASA SUA (non pubblicati) a seguito di una improvvisa perquisizione , venne avviato ad un mese di "rieducazione" e poi visto che era terzani (già famoso per Giai phong) si limitarono ad espellerlo ma gli bastò per prendere una bella strizza