What do u think about?

Discussion in 'Italian' started by strawberry fields, Oct 1, 2005.

  1. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    Well well
    A costo di sembrare stupida e un po' idealista c'è una cosa che voglio dire..
    Quante cos'è al mondo vi fanno cagare?
    Io penso molte se ci pensiamo un attimo.
    Se guardate sul forum young hippie sotto introduce yourself trovete un post di un ragazzo di new york che pensa di poter cambiare le cose, forse può sembrare semplicistico e un po' ingenuo ma mi chiedo che senso ha continuare a far finta di niente? Per quanto riguarda me sono stufa del fatto che le cose importanti, i problemi di cui dovremo preoccuparci siano sepolti sotto la merda che ci propongono tv, giornali e compagnia bella.
    Credo che forse non ne parliamo perchè non vogliamo fare i seriosi o affrontare temi troppo difficili, o magari crediamo che siamo i soli a pensare certe cose e non vogliamo prese per il culo.
    Ma invece credo che siamo in tanti.
    Per esempio chattando con Ariel ho scoperto che lei pensa lo stesso..e voi?
    Io credo sia possibile cambiare le cose se vogliamo, è troppo facile arrendersi in partenza.
    Sono curiosa di sentire cosa ne pensate, ditemi quello che c'è al mondo che vi fa schifo, se invece magari mi son sbagliate e vi va bene così o non v'importa ditemelo lo stesso fa niente.O magari state già facendo qualcosa che ne so io, dite dite
     
  2. Ariel

    Ariel Member

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    già già bell'argomento...forse in genere affrontato troppo poco o superficialmente "al giorno d'oggi"; purtroppo non è più come 35 anni fa, forse prima la gente aveva più tempo per pensare e farsi queste domande mentre oggi sono tutti sommersi dal lavoro, dalla tecnologia e finti bisogni?
    la guerra in irak si può paragonare a quella del vietnam ma non c'è stata neanche lontanamente la stessa mobilitazione...e ci sarebbero migliaia di altri motivi in questo momento storico...
    è anche vero però che oggi "il sistema" è diventato molto più potente, ma in effetti se si vuole si può cercare di fare piccoli passi...o no? forse è troppo tardi?
    vado a vedere il post di quel ragazzo che non l'ho ancora letto...
     
  3. Apo

    Apo Member

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    beh, a dire il vero ora il "sistema" dovrebbe esserlo di meno visto le limitazioni di 35 anni fa. non credo comunque che le cose siano cambiate da 35 anni fa. c'era un movimento (anche se movimento non è la parola esatta) hippie come ora c'è un movimento (forse più corretto in questo caso) no global. il lavoro e la tecnologia c'è oggi come c'era allora. anzi, ora la tecnologia occupa un piano secondario rispetto a 35 anni fa visto che ormai è cosa quotidiana.

    il problema (come allora) credo sia solo di quelli che fanno le cose per moda. ci sono gli sfattoni per moda, quelli che alle manifestazioni portano la faccia del che spiaccicata su una bandiera senza sapere nulla di lui, o quelli che si dichiarano comunisti a 360° e fanno i pacifisti quando il comunismo non è mai stato pacifista (Mao docet) e ora è di moda esserlo.

    il "sistema" è sempre quello e i problemi pure. e come sempre c'è la stessa mobilitazione. non credere che le contestazioni per il vietnam siano scoppiate da un giorno all'altro al massimo della loro potenza. come oggi, anche allora ci fu una mobilitazione progressiva.
     
  4. Ariel

    Ariel Member

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    mah, stessa mobilitazione secondo me proprio no, avendo ultimamente visto le cose un po' più da vicino e dall'interno, oggi non ci sono movimenti tanto forti e soprattutto il "clima" è diverso.
    sì è vero è anche questione di moda, ma non solo secondo me, c'è anche un disinterresse molto più diffuso...
    Per "sistema" più potente intendo che c'è molto più controllo nella vita di tutti i giorni, che più di prima chi protesta rischia denunce, fermi e arresti; e che è più facile "controllare i cervelli" e convincere la gente su quello che è bello e buono e quello che non lo è.
     
  5. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    Allora per quanto riguarda il movimento no global devo dire che non ne so molto, quello che vedo è che non c'è unità in quello che si cerca di fare...qualche manifestazione pacifista, ma alla fine non ci crede nessuno che quello che stanno facendo serva a qualcosa..al massimo ci si va per non entrare a scuola.
    Non c'è dialogo, discussione, io raramente ho avuto conversazioni su questi argomenti. Invece credo che discuterne sia importante, non serve a niente schivarli, far finta di niente tanto le cose rimangono le stesse.
    Molti invece dicono -non voglio la guerra in iraq, non voglio l'HIV in Africa, la povertà estrema ecc.- però magari l'unica cosa che fanno è indignarsi davanti al telegiornale, poi spengono la tv e tutto gli va via di mente.
    Magari è anche che non sappiamo cosa fare, anche se abbiamo la volontà di fare qualcosa non sappiamo dove indirizzarla.
    Per non dire delle cose di cui non sappiamo praticamente niente, un po' di tempo fa avevo trovato un grafico di tutte le guerre in corso nel mondo..!
    Magari riusciamo a ignorare tutto così bene anche perchè non siamo coinvolti da vicino, non sembrano fatti che possono toccare la nostra esistenza.
    Io vedo che per gli attentati di Londra, Madrid o tornando indietro l'11 sttembre la gente si è indignata, le cose ci sono state fatte vedere perchè ci pensassimo..ma quanta altre cose ugualmente gravi esistono? Senza sminuire il dramma dell'Iraq, basta pensare alle guerre civili in un sacco di paesi.
    La povertà...ok c'è stato il Live8, a diversi paesi è stato tolto il debito..bene, ma mi sa che l'interesse per la questione sta già svanendo.
    Io per prima non ho la più pallida idea di cosa si potrebbe fare concretamente, mi faccio la faccia arcobaleno e scendo in piazza?
    Non penso che basti, sai quanto gliene frega, ma parlandone forse qualcosa si può trovare.
    Noi non siamo gli hippies dei '60s, non possiamo continuare a dire quanto era bello allora e quanto facciamo pena noi, penso che molta gente allora credesse in quello che faceva ma altri seguivano solo la corrente (mio padre per primo mi ha detto che di guerra in Vietnam e diritti civili non gliene poteva sbattere di meno). Proprio come ora..pensate alla bandiere della pace, prima erano ovunque, ora(almeno qui) si contano sulle dita delle mani..si vede che non è più "in" averla.
    All'inizio per l'Iraq manifestazioni ogni giorno,ora?
    Ma io continuo a credere che si può fare qualcosa se vogliamo, ma bisogna essere ottimisti, la speranza e la fiducia sono cose che oggi mancano a molti, anche perchè la figura del cinico disilluso è molto più "in".
     
  6. Apo

    Apo Member

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    a parte che è un bene che non ci siano più tutte quelle bandiere della pace visto che era una multinazionale a produrle. il movimento noglobal non è composto solo di ragazzini che fanno i disobbedienti solo per non andare a scuola. ci sono persone che sono impegnate costantemente (come casarini per esempio).

    per quanto riguarda la povertà, hai ragione, sta svanendo l'interesse. pensa però a quanto è stato fatto anche solo con il live8. non si può risolvere tutto subito e bisognerà aspettare un po' prima di poter rifare qualcosa di quel calibro.

    inoltre il movimento pacifista lo trovo ipocrita sotto certi aspetti (c'è un interessante thread sul forum che karin88 ha pubblicizzato tempo fa). se ci pensate, perchè si sceglie di fare manifestazioni per la guerra in iraq e non per una delle centinaia di guerre civili dell'africa? non è sempre guerra? non muoiono sempre bambini, donne e civili in generale? non lascia forse dietro la miseria che lascia tutta la guerra?
    e poi, voi credete sarebbe più giusto non fare nulla, neppure una guerra, quando un altro paese sta soffrendo una dittatura? oppure si manda l'onu che al suo interno ha un membro come la cina che ha invaso il tibet e si fa beffa dei diritti umani? certo, la guerra fa schifo e sarebbe meglio non ci fosse, ma non viviamo in un mondo utopico e certe cose, per quanto brutte, sono l'unica alternativa).

    in parte concordo con ciò che dice strawberry fields. questi non sono gli anni '60, il movimento hippie è morto da tempo anche per la sua bellezza, e ora le cose sono diverse. ci sono movimenti nuovi, migliori sotto certi aspetti. tu, strawberry, critichi la mancata unità del movimento noglobal: non è così. anzi, è molto più organizzato e unito del movimento hippie anni '60. 35 anni fa andavano alle manifestazioni in gruppetti ma non c'erano delle vere e proprie organizzazioni. è brutto rendersene conto ma da soli non si cambiano le cose. bisogna necessariamente aggregarsi e organizzarsi. bisogna avere dei leader che sappiano quello che fanno. ahimè le cose non sono così semplici come si vorrebbe.

    con questo non voglio dire che gli anni '60 siano stati inutili, ma sono stati utili per altro, non per il pacifismo politico. e posso anche capire che un mondo come quello possa affascinare, ma se si continua ad idealizzare una cosa passata come gli anni '60 pensando che un tempo tutto fosse meglio, tutti fossero più puri e non facessero le cose per interesse personale, non si risolverà mai nulla. e lo capisco benissimo come atteggiamento visto che comunque, se siamo qua, è perchè un po' tutti vorremmo essere nati 35 anni prima, ma non credo sia il modo giusto di agire.
     
  7. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    Per quanto riguarda le bandiere della pace io parlavo come esempio, nel senso che c'è stato un periodo in cui l'attacco in Iraq era fresco fresco e tutti stavano con bandiere rosse, segno della pace dipinto sulle guance ecc.. bandiere comprese, volevo solo fare un esempio per dire che la bandiera della pace NON fa il pacifista..ma allo stesso tempo era un modo di esprimersi se ci avessero creduto davvero(magari meglio fatte in casa).
    Il fatto che siano sparite è segno che era appunto una moda.
    Non critico i noglobal e non parlavo di loro per riguardo a chi va alle manifestazioni per gioco, era un esempio. Come ti ho detto non li conosco granchè a parte le cazzate superficiali che sanno tutti, anzi se mi dici qualcosa a proposito mi fa piacere.
    Sul aftto che ci siano una marea di guerre dimenticate mi trovi perfettamente d'accordo, l'Iraq va d moda da un po', non sto dicendo che non sia importante, ma come dici tu la gente muore e sta di merda anche nelle altre. Ma una persona comune se non s'informa appositamente non nè saprà mai niente, perchè non vengono di certo "publicizzate".
    L'unica cosa su cui non posso essere d'accordo è che la guerra sia necessaria, non posso accettarlo(oltre alo fatto che magari fossero spinte dagli ideali di libertà e aiuto del prossimo..io penso che i motivi siano altri), non puoi IMPORRE qualcosa. Tantomeno una democrazia o la pace, non dico di stare a guardare ma ci saranno altri modi.
    Non ho risposte ai problemi del mondo, non sono così presuntuosa, ma penso che confrontadoci e parlandone a qualcosa si arriverebbe.
    Dici che organizzarsi è difficile, azzo lo so lo so, ma bisogna tentarci.
    Io volevo sapre se queste cose v'interessavano, a te Apo mi sembra di si(se non ho capito male), ad ariel lo so.
    Aspetto di leggere gli altri.
    Per quanto io ami gli anni '60 e i movimenti pacifisti non li idealizzo di certo, ma secondo me la cosa buona di quel periodo è stata che ha mostrato come la gente riesca a unirsi per ciò che crede, ok non erano organizzati e poi alla fine è crollato tutto, ma a me almeno ha dato la speranza che sarebbe potuto andare meglio, non è stato così..ma non era impossibile, capisci?
    Forse tra fra 10persone solo una credeva in quello per cui lottava, ma meglio di niente.
    Solo questo
     
  8. Karin88

    Karin88 Member

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    Bah..negli anni '60 è successo quel che è successo perchè, come cantava Bob Dylan, "the times they are a-changin' "..i tempi stavano cambiando. Io per ora mi limito a sperare che le condizioni di allora si possano ripetere, ora come ora la guerra e la povertà non interessano più alla gente, tra l'altro in parte forse giustificata: se una famiglia fatica ad arrivare alla fine del mese capisco che non abbia tanto da pensare ad altro (ps non giustifico chiaramente quelle maree di discotecari o truzzi che non fanno un tubo tutto il giorno) E comunque, come avete detto anche voi, c'erano gli hippie che erano pacifisti e quindi manifestavano per il loro ideale di pace, ma c'erano anche molti che erano pacifisti solo "make love, not war" che è un bellissimo comandamento, ma praticato a livello personale non basta di certo per cambiare nel mondo.
     
  9. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    Ma quali sono le condizioni di allora? Anchio penso spesso che la gente non abbia voglia di pensare anche ai problemi degli altri, però com'è che parlandone invece scopri spesso che non è così?almeno a me è successo..
    Credo che forse nessuno dà il via, e quindi non succede nulla..
    Il cosiddetto impegno sociale di allora era paralello anche alla musica per esempio, e comunque cominciò già dagli anni'50 con la beat generation.
    I tempi possono cambiare ancora se vogliamo, se non ci vanno bene.
    Guardando un confronto sui vari woodstock('69-'94-'99) ho visto come molti ragazzi fossero stufi di vedere così mitizzata la "hippie generation" ma altri che dicevano "Io penso che noi possiamo fare qualcosa, la nostra generazione deve prendere coscienza", penso che abbiamo addosso troppo cinismo e "scazzo", non dico di essere degli illusi, ma un po' di speranza e di fiducia non ci farebbe male.
     
  10. Apo

    Apo Member

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    e quali sarebbero questi modi? perchè un conto è proporre un conto è essere contro qualcosa per ideologia. il mondo non ha mai girato per utopie.
    io sono il primo a dire che la guerra è ingiusta e che porta fame, miseria, ecc... però quale altra alternativa avresti?

    comunque per quanto riguarda la beat generation, non mi sembra molto azzeccato. un po' tutti i beat erano molto individualisti e lo sdegno per certe guerre era dovuto più che altro alla paura di venir arruolati. inoltre prendi IL beat per eccellenza, kerouac, che voleva arruolarsi. di impegno sociale ne fecero veramente poco loro.
     
  11. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    A parte che Kerouac sia Il Beat per eccellenza è soggettivo...comunque il discorso dei beat era riguardo al fatto che stavo parlando di come in quel periodo l'impegno sociale andava insieme alla musica e alla cultura beat.
    Che poi all'inizio la cultura beat era più che altro voglia di libertà e di individualismo e poi alcuni (non kerouac) si associarono anche al movimento pacifista.
    E poi chi dice che dobbiamo prendere esempio da loro?
    E' vero io sono contro la guerra per ideologia, non credo e spero non crederò mai che la violenza sia la soluzione, forse è troppo difficile pensarne altre quella è la più veloce, sopprimere è meglio che cambiare in altri modi.
    Ripeto che io NON ho proposte ora come ora, è per questo che voglio parlarne, perchè c'è molta gente più informata di me che invece potrebbe avere delle idee (anzi non potrebbe, c'è sicuramente gente che ha idee a riguardo)
    Che poi non fa a parlarne così in generale, non esiste una soluzione per LA GUERRA, ognuna ha le sue caratteristiche e quindi il modo di intervenire cambia.
     
  12. Ariel

    Ariel Member

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    [​IMG][​IMG]casarini??!! impegnato a fare cosa? a fare il politicante, collaborazionista, violento?? va bè non è il caso di fare polemiche, ma non paragoniamo il movimento no global a quello hippie, soprattutto i disobba non centrano proprio niente!! onore al movimento hippie[​IMG]
     
  13. Apo

    Apo Member

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    il movimento no global c'entra con i disobbedienti di casarini e il paragone è fatto perchè è un movimento sociale moderno come lo era il "movimento" hippie.
     
  14. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    Solo una breve parantesi...ma non c'è nessuno in questo forum??!!!
    Qua andiamo avanti solo noi tre a discutere e i pareri alla fine son sempre quelli..ok parentesi chiusa
    Apo mi spieghi i risultati ottenuti dai no global?
    In un post hai detto che sono molto attivi, uniti ecc..
    Non è una provocazione, proprio non li so.
     
  15. Happy Face

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    Ciao a tutti!vediamo se riesco a esprimere ciò che penso in modo semplice e comprensivo! :)

    Allora...un errore comune è basare il presente su azioni passate...più che un errore è un comportamente che porta solo all'"infognarsi" della situazione!dobbiamo renderci conto che ogni giorno che viviamo, una volta finito, diventa storia e la storia va solo studiata e non ripetuta perchè la diversa ambientazione temporale lo impedisce!(cambia la cultura, la societa ecc...)
    Qundi un fatto storico diventa solo fonte di ispirazione e il grosso del lavoro spetta a chi condivide quell'ispirazione...e secondo me il primo passo è la convinzione personale, senza la ricerca dell'appoggio del gruppo!una volta assicurata la convinzione personale si "costruisce" il gruppo dal quale potrà nascere qualcosa di grande!(in teoria).

    Io sono del parere che servano dei leaders, delle vere e proprie guide...qualcuno che abbia la possibilità di trasmettere al mondo ciò che sta accadendo!insomma qualcuno che amplifichi la nostre voce!

    Io la penso cosi! :)
     
  16. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    Sono d'accordo con te.
    Però mi sono stancata di parlare e parlare, io penso che se si forma sto benedetto gruppo si può cominciare a mettere giù idee.
    Io a livello ideologico sono molto convinta di quello che penso, ma come ho detto servono fatti non ideali.
    Non dire soltanto "La guerra è inutile" ma "La guerra è inutile perchè invece si potrebbe fare in quest altro modo"
    Ora i leader sarebbero ovviamente utili ma io penso che chiunque di noi può diventare un leader, nessuno nasce così. Un leader però deve avere modi di agire da proporre, io dico di cominciare a creare il germoglio e di provare a fare qualcosa.
     
  17. Ariel

    Ariel Member

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    Apo intendevo che i disobba non c'entrano niente con gli hippie...forse mi sono espressa male...
    ...io invece "non credo nel leader", penso che ognuno possa fare qualcosa al pari degli altri
     
  18. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    Penso che queste due cose possano convivere, non credo che il fatto di avere un leader significhi che gli altri non facciano nulla.
    Comunque leader o no secondo me serve un gruppo anche piccolo per cominciare.
    Il tipo di new york che vi ho nominato nel primo post ha creato1forum, non ha proposito di "Si può far qualcosa?" bensì di "Cosa si può fare?"
    Questo è il link, spero davvero che vi interessi e partecipiate. Per ora è praticamnte vuoto, spero che presto la situazione cambi.

    http://adironc.proboards46.com/
     
  19. Apo

    Apo Member

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    effettivamente, ariel, avevo capito male... in ogni caso in credo tutte le città maggiori ci sono dei social forum. creare un gruppo qui mi sembra piuttosto fragile come idea visto ce avere la possibilità di vedersi di persona e frequentarsi aumenterebbe la solidità della "missione".
     
  20. strawberry fields

    strawberry fields Member

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    tanto per scrivere...questo forum è morto e sepolto oddio non c'è anima viva
     

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