origine: http://www.carmillaonline.com/archives/2009/02/002935.html L'ISTITUZIONE-BRANCO di Wu Ming 1 La clinica nido di membra stanche la casa del riposo sorge su un colle azzurra come lama di forbice bianca come latte in polvere come un lenzuolo e silenzio attorno La Pace Arcadia dell'ultimo miglio qui si è raccolta la famiglia prega assiste la ragazza si prepara morta da tanti anni si appresta a morire senza la paura né l'orrore né bisogno di aggrapparsi a una mano nell'ultimo momento [come nei film prove d'attore a buon mercato] prima del tuffo nel vuoto perché fluttua già nel vuoto magra nel sarcofago vuoto solo un canale non sintonizzato sotto la palpebra vuoto Ce ne è voluto di tempo tempo per farsi udire capire tempo per ricorrere reclamare puntare i piedi risolvere tutti lo fanno di nascosto per non soffrire più di nascosto perché così si è sempre fatto di nascosto succede tutti i giorni dappertutto di nascosto si staccano le spine perché qualcuno inciampa si fermano le cure perché non sono cure la legge lo proibisce questi morti fratelli sorelle figlie non vanno sepolti legge dettata da imbecilli in palandrana virtuosi col culo degli altri mentecatti in sottanone mantecati in dottrine di fango e cattivi profumi Poi qualcuno ha detto di non volerlo fare di nascosto non più di nascosto perché anche le buone azioni creano circoli viziosi refoli di aria viziata se non escono dai chiostri dove si muore in camuffa [ma per davvero eccome per davvero] Qualcuno lo ha detto per tutti l'uomo bloccato che parlava con le ciglia l'uomo che perdeva un muscolo al giorno e il padre della bella dormiente per sempre sono usciti dal chiostro dove inciampano i dottori e la piazza si è riempita di voci e lampi si è riempita di conflitto discorsi la vita la morte e parecchi ma in fondo nemmeno parecchi fingevano fingono di non sapere che di nascosto succede tutti i giorni Il padre della bella dormiente per sempre ridotta a pacco di carne e tecnica dopo il cammino e le tappe forzate sforzate aperte col piede di porco della tenacia ricorsi rivolgimenti e un potere refrattario rinfrangente rifocillantesi di facile consenso ebbene dopo tutti questi anni di rimbalzi la bella dormiente per sempre è all'ultima stazione di un calvario senza i sensi e tutto sembrerebbe andare bene finalmente andare bene finalmente il sollievo unico momento di vera vita unici giorni di vita nel corpo che lotta restituito alla lotta al cadere al panta rèi Ma la cattiva sorpresa sale da dietro la collina sulla strada provinciale è un caravàn un serraglio di bestie in maschera di maschere in bestia convoglio di uomini e troie automobili dai vetri blindati piene di ghigni espressioni bloccate in sorrisi di circo e stanza eccoli si pippano a vicenda la forfora dal cranio coi biglietti da cinquecento euri raccontano barzellette barzotte lubriche gran pacche sulle ginocchia Sono pronti all'exploit perché è ora di finirla Sono 1) Il Primus dei ministri primus habens 2) e 3) il Pope col segreto segretario detto l'Uccello di rovo 4) Il deputato De Puta 5) Il Filosofino 6) Il Sondaggista Arrivano di gran carriera sudati alticci labbra gonfie da impuniti riempiono il vialetto della clinica invadono la corsia di tubi al neon vanno a guardare il corpo col codazzo di guardie del corpo e guardie svizzere [siamo al confine con la Svizzera] occhiali neri braghe da pagliacci alabarde Avanti a tutti il Primus dei ministri primus habens parrucca di pelo di ratto faccia bistrata di biacca piastriccio d'ombretto da funebri pompe [honny soit qui mal y pense] impagliato da vivo per paura di morire paladino della vita impasto di merda e paglia fa gli onori di casa in casa d'altri da troppi anni qui è avanguardia e frangiflutti per il Pope del Nord a braccetto con l'Uccello di rovo bastone della sua vecchiaia fanno quasi tenerezza e il Pope somiglia a una candida nonna parla di pace ma porta il frustino tiene in bocca uno scudiscio parla di vita e di morte ogni giorno accende mutui sui culi degli altri e a noi tocca pagarli a tasso variabile invariabilmente L'onorevole Nico De Puta è smarrito vive circondato da cronisti rilascia dichiarazioni sferra scomuniche civili scaglia sempre anatemi sempre con l'occhio sempre fisso sull'obiettivo sempre un occhio bovino che ti guarda dallo schermo e ti fa venire freddo ma ora è solo solo con le guardie del corpo nessun microfono né telecamera Il Filosofino ha la faccia colorata di nulla parla di vita e di morte sui giornali parla di vita e di morte nei talk-show collegato da un'altra città sempre in un'altra città faccia grande su schermo grande colorata di nulla Il Sondaggista fu da giovane maoista ci mette la faccia e che faccia per dirti che su cento italiani novantotto cagano merda e il due per cento fa la cacca distilla opinioni a ph neutro tutte le sere sorride a piene ganasce ma quando serve se c'è un rovescio suo compito è farne medaglia settanta persone su cento la pensano come non piace al padrone lui pronto a dire paese spaccato quasi a metà Camminano e tutti si spostano fatece largo che passamo noi fremono i gorilla dell'antiguerriglia agli ordini del capo-camarilla la caposala chiede spiegazioni il primario chiede spiegazioni vociare di protesta dei parenti della bella dormiente per sempre partono i gorilla il branco bramisce come un unico alce in calore un alce a cazzo duro con la Sindrome di Tourette sparano una salva una selva di porcidèi il Pope non si scompone anzi benedice a mezza voce i tirapugni manganelli retrattili d'acciaio incidono le teste e sganassoni mettono i volti a soqquadro tra pianti e imprecazioni il Pope con aria dispiaciuta mulina per l'aere segni della croce chissà forse dovrebbero attenuare spargere polline di perdono dal pavimento dove giacciono i corpi si innalza un rantolante vaffanculo spento da un tacco che sbriciola qualcosa era il padre della ragazza la bella dormiente per sempre è lei che vogliono il Primus dei ministri primus habens ride beato e dice avanti avanti Davanti alla porta chiusa ogni maschio inspira forte e butta fuori ci-o-due mentre si palpa il pacco momento che non è di esitazione ma parte della coreografia il timing dev'essere perfetto il Primus è un maestro drammaturgo poi fa un cenno sfondano la porta Il corpo di lei stretto rinsecchito atrofizzato campo desertificato come tanti saprofiti spuntano tralicci che portano cavi tubi su cui stanno appollaiati come corvi i sogni di dominio di questo potere che adesso la guarda fremente vapore fremente dalle narici bavetta che cola sul mento mani sui pacchi fuori i gorilla montano la guardia e allora fuori gli uccelli allora nerastri come cuccioli di corvi bocche protese verso il verme stretti rinsecchiti atrofizzati flaccidi come meduse questo potere a cazzo fuori sogghigna si tratta di impartire una lezione è loro questo corpo li intriga il suo fiore di catacomba flaccidi di fronte a lei dormiente si sentono eterni flaccidi la sua parvenza di vita li fa sentire vivi flaccidi la sua immobilità li dinamizza flaccidi il suo non poter scegliere eccita il loro arbitrio flaccidi il suo non avere più niente li fa sentire proprietari epperò flaccidi Calano i calzoni parte la danza flap flap di mani su e giù flap flap pugni stretti su e giù uno in faccia all'altro su e giù flap flap come un battere d'ali senza decollo provando a risvegliare uccelli vecchi dalle ali stanche appese a corpi stanchi come sacchetti di necrosi appese a corpi che non vogliono morire il Sondaggista li rassicura tutti il novanta per cento dei membri si rizza dopo i primi cinque minuti gli altri dopo i primi dieci non c'è da preoccuparsi se sembriamo morti ottanta italiani su cento sembrano morti ma sono in gran forma flaccidi allegria d'artificio li anima flaccidi fuori i gorilla vegliano dal letto il corpo non assiste testimone di niente tutti quanti appena appena barzotti uova in camicia che sanno di vecchio flaccidi Il Primus afferma il primato con un salto da primate vorrebbe tuffarsi sul corpo ma lo blocca un cigolìo alla schiena si costringe a movenze caute del resto c'ha quasi ottant'anni sale sul letto pian piano flaccido pian piano in cerca del sesso in cerca impaziente del sesso in cerca angosciosa del sesso in cerca attonita del sesso mentre cerca di tenere la mezza erezione si perde nelle pieghe di un mistero confuso me l'avevano data per bella figa vedrà vedrà mi han detto mi han preso per il culo mi sentiranno quando torno a Palazzo mi sentiranno nel culo oh se mi sentiranno ma adesso deve fare buon viso a cattivo gioco adesso reggere la parte del grande amatore adesso si sdraia sul corpo e grugnisce finge di dare un colpo due tre ansima flaccido si alza affettando trionfo adesso tocca agli altri adesso si guarda nelle mutande chissà come ha eiaculato un fiotto di un fiotto di sangue e un fiotto di sangue e pus presagio di morte disagio dosaggio di morte fa finta di niente nessuno si è accorto si allaccia i calzoni fuori i gorilla vegliano Uno dopo l'altro flaccidi sudati calzoni calati simulano il coito respinti dal mistero che sei bella dormiente per sempre sugli scogli del tuo mistero si spaccano le chiglie di ogni nave da guerra nelle sabbie del tuo mistero sprofondano i convogli che portano armi nel buco del tuo mistero vengono inghiottiti gli dèi nel mistero del tuo mistero si perdono le certezze del potere dello Stato sul tuo stato Embarazo parola falsa amica vuol dire essere gravide in Castiglia e sentirsi facce di cazzo in Italia Forse cercavano l'embarazo di certo li morde l'imbarazzo ciascuno ha in faccia il proprio cazzo flaccido io so che tu sai che io so lui sa che tu sai che lui sa lei sa che io so che tu sai tutti sappiamo di esser morti e in decomposizione Il Primus va a orinare lui orina pochissimo sapete due gocce e ci mette una vita problemi di prostata sapete ma questo della prostata è un pretesto si studia la mutandata dal glande continua a uscire pus si studia l'inguine che sembra cedere in procinto di cedere creparsi in procinto di arrendersi a qualcosa la pelle è rossa e croccante dietro si agita qualcosa buon viso a cattivo gioco adesso il Primus si guarda allo specchio la pelle è giallastra e cascante Chissà perché il bisogno scappa a tutti e ognuno sta in bagno una vita sapete com'è dopo una certa età sapete com'è ché qui sembriamo sempre dei ragazzini ma gli anni passano due gocce e ci vuole mezz'ora ma in fondo siamo in forma sopra la media nazionale di bell'aspetto pensate che novanta italiani su cento sono più brutti di noi dal letto il corpo non assiste alla processione parata verso il cesso a senso unico alternato dal letto il corpo è testimone di niente e fuori i gorilla vegliano ogni animale è triste post coito se di coito si può parlare nessuno si gira a guardarla nessuno spaventa il suo fiore di catacomba la marcia verso l'uscita è più mesta su tutti grava un peso grave un peso denso nero grave un peso greve li schiaccia un peso li tira giù lo sentono lo sentono nei dischi vertebrali erano arsi dall'ansia di catarsi adesso sono spompi e spenti adesso respirano col soffio di una valvola difettosa ognuno sa che gli altri sanno si portano la mano al pacco qualcosa si muove là sotto là dietro là dentro li morde da dentro la pelle sottile la pelle che cede a uno scavo di talpa e fuori c'è il sole la luce del sole fuori riparte il convoglio giù per la collina giù sulla strada provinciale giù un peso li tira d'ora in avanti giù ci vorrà tempo ma giù 7-9 febbraio 2009 Pubblicato Febbraio 8, 2009 11:18 PM | TrackBack