Internet : estraneazione dalla realtà o nuova forma di comunicazione?

Discussion in 'Italian' started by sunshiningirl, Jan 23, 2005.

  1. sunshiningirl

    sunshiningirl Member

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    Non vi è mai capitato, stando davanti al computer, di pensare di star perdendo il vostro tempo..? A volte a me capita... e penso che potrei essere da un'altra parte.. all'aria aperta magari o a fare nuove amicizie..
    Oppure Internet è il posto esatto per farle?

    Spero che rispondiate numerosi..
    altrimenti penserò di essere una psicopatica che pensa troppo!

    :-D Peace and Love :-D
     
  2. electricstar

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    Bhe anche a me capita ed anche abbastanza di frequente. Io credo che internet sia un po' entrambe le cose. Dipende molto da te ed anche dalle persone con cui parli. La maggioranza delle persone usano internet solo per chiaccherare e considerano la loro vita "vissuta" una cosa a parte.
    Per me non è così.
    Io per esempio nel 1998 ho conosciuto grazie ad internet una ragazza americana che stava per venire a Firenze a studiare. Ci siamo conosciuti e siamo diventati amici. Siamo andati al mare e ci siamo divertiti per una estate intera. Poi Lei è tornata in America ma ogni tanto ci sentiamo per email, siamo rimasti veri amici.
    Però è anche vero che una storia come questa succede raramente. Proprio per i motivi che dicevo all'inizio. O anche perché tanti non hanno il coraggio di fare la cosiddetta "pazzia" di passare dal virtuale al reale.
    A me tenere le due cose distinte sembra un atteggiamento abbastanza schizofrenico...
    Comunque io credo di poter dire che internet ha contribuito a cambiare la mia vita in molti modi. Per esempio per reperire informazioni utili per il lavoro o anche per una crescita personale, culturale o spirituale. Un po per tutto.
    A volte penso che potrei andarmene in un locale e parlare direttamente con qualcuno... però quel qualcuno non mi direbbe certe cose che invece su internet mi comunica. Diciamo che sarebbe bello incontrare persone più aperte nella vita in generale.... e sarebbe bello poter incontrare su internet persone che possano aver voglia di conoscerti nella vita reale. Questo è solo il mio punto di vista naturalmente.
     
  3. fede

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    secondo me internet è uno strumento di comunicazione, con vizi e virtù specifici... hai la proiezione su un mondo di persone che fuori rete non incontreresti mai, quindi da una parte è favoloso. solo che,proprio come nella vita reale, devi riuscire a capire con chi hai della sintonia. e a distanza di tastiere può non essere semplicissimo, a volte...

    ciao
    fede
     
  4. joplin

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    può essere un modo per fare amicizie come un'altro, però ceste, per me è molto meglio starsene in giro e quando hai finito non hai nemmeno male gli occhi..io non sarò abituata però quando ci stò anche 20 minuti davanti poi sono mezza rincoglionita...bah,non ho un bel rapporto con sto aggeggio...
     
  5. fede

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    Sono d'accordo con te Joplin, sarebbe meglio incontrare la gente in giro, per le strade. Ma è un mondo che non prevede - o lo rende sempre più dificile - che due persone estranee che si incrociano in un luogo pubblico possano iniziare a parlare. Purtroppo, è un mondo in cui tutti sono sempre più soli, incapaci di comunicare e impauriti da ciò che non conoscono. e poi si mettono in chat su internet per ore.
    mala tempora...
     
  6. electricstar

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    È vero ormai la paura regna sovrana. La principale preoccupazione è non scoprirsi non rendersi vulnerabili. Si temono i giudizi. Una quantità di giovani si sforzano di dare una immagine "cool" fuori e poi dentro stanno malissimo. E se ci pensate bene questo è il modello creato dalla TV, dalla pubblicità, dal consumismo al quale siamo diventati incapaci di sfuggire. Poi però devo dire che c'è uno smarrimento di codici riconoscibili che riguarda anche me. Per esempio io sono abbastanza hippie dentro, ma di fuori posso non sembrarlo per niente. È venuta a mancare una certa riconoscibilità per vari motivi che sarebbe lungo spiegare... alcuni anche giusti e/o inevitabili. Forse dovremmo preoccuparci di creare dei nuovi simboli di riconoscibilità, magari più minimalisti, meno evidenti. Insomma non esiste solo il jeans il sandalo e la camicia sgargiante... tutto questo ormai sa un po' di stereotipo e di superato. Anche se le camice sgargianti non mi dispiacciono... :)
     
  7. joplin

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    si però non è facile creare dei nuovi simboli di riconoscimento, soprattutto quando c'è gente a cui piace così tanto quelli vecchi in uso(ovviamente con qualche cambiamento dovuto agli anni), che non sono solo simboli esterni ma che danno anche un carattere al modo di pensare, di vivere, anche se magari non si applicano completamente alla vita reale,ma alla realtà mentale..l'importante è stare bene..io alla fine sto bene, ho trovato le rotaie su cui porre il mio treno, e anche se in parte vecchie non sono ancora arrugginite..
     
  8. Pace

    Pace Member

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    Bè avete ragione.Ma secondo me il problema non è proprio quello dei vestiti,io alla fine uso vestiti stile hippy perchè mi piacciono e rappresentano ciò che sono.Poi c'è gente che nn capisce ciò che hai dentro e che se ti vesti in quel modo è perchè hai un certo stile di vita,anche se molti miei amici?hanno capito che sono un hippy,il problema è che dove vivo io non c'è nessuno come me.Infatti a questa gente piace come vivo,ma non iniziano mai a pensare che anche loro possono vivere così.La cosa che mi fa arrabbiare è il fatto che a tutti piace la natura,la pace e l'essere underground.Ma non hanno il coraggio di agire perchè la trappola di questa società ha agito su di loro.é molti si danno alla droga pesante crendosene una dipendenza talmente forte che spesso finscono alle pere!
    Secondo me dobbiamo riunirci tutti noi che non siamo capaci di adattarci ALLO SCHIFO DI QUESTA SOCIETà!Internet è una bella cosa,perchè scambi idee con gente che altrimenti difficilmante avresti incontrato.
    Internet è UN mezzo per metterci in contatto.Una volta fatto questo
    AGIAMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Organizziamo feste,raduni nella natura(ma cl massimo rispetto per la pace di tutti gli esseri viventi)facciamogli vedere che non ci servono i soldi per divertirci ma la nostra spiritualità!
    Peace and love
     
  9. joplin

    joplin Member

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    è un po il problema di tutti sentirsi un po gli unici dove stiamo, per quello vengo qui io..cmq si è vero, i vestiti non contano, poi c'è gente ke non gli frega combinare pensieri e abbigliamento, e gente a cui interessa, poi dipende da come t esprimi, l'abbigliamento serve a questo, per gente ke non ha voce di urlare ma ke dentro a molto e non riesce, e vestendosi in una certa maniera in ogni posto in cui andrà esprimerà il suo modo di essere, anche se limitatamente.ecco..cmq non vedo l'ora d fare un mega incontro
     
  10. electricstar

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    Sono d'accordo con voi. Non intendevo dire che conta l'aspetto esteriore. Quello che dicevo era in riferimento al discorso precedente di quanto è difficile comunicare e riconoscersi nella vita reale. Nella vita reale avere segni di riconoscibilità aiuterebbe.
    Magari il tuo vicino di casa la pensa quasi uguale a te ma tu lo snobbi perché... non so di mestiere fa il commercialista ed esce sempre in giacca e cravatta. Questo intendevo dire.
    Infatti io sono proprio uno di quelli a cui non è mai importato esternare attraverso l'abbigliamento quali possono essere le mie idee. Tra l'altro personalmente ho idee di vario tipo e provenienza. Ultimamente ho però un po' cambiato idea e mi rendo conto che l'anonimato esteriore sicuramente non aiuta.
    Vi sfido a intuire quali sono i miei valori di riferimento se vado in giro con il loden o con l'impermeabile stile militare. È più probabile che venga considerato uno di destra che uno con una mentalità vicina all'hippie. Tutto qui. In un certo senso era anche una autocritica. Quanto ai simboli bhé potrebbero bastare anche dei simboli piccoli una spilla con lo yin-yang, un pentacolo o il simbolo della pace.
    Secondo me rendersi visibili è importante, può invogliare l'altro ad avvicinarsi anziché ad avere paura.
    Chi invece ha il problema inverso cioè si sente emarginato proprio a causa di un look/stile di vita già molto esplicito... bhe'... forse dovrebbe cercare semplicemente di essere più elastico eppoi come dice joplin di essere contento di ciò che lui è.
    Il problema comunque è (e mi ricollego alle cose dette da Pace che condivido), che la società stessa sta diventando sempre più rigida, spinge alla omologazione. Tutti sono li a studiarti per individuare quali sono i tuoi punti deboli e screditarti o emarginarti. Da questo punto di vista si sono fatti passi indietro giganteschi rispetto agli anni 60 e 70.
    La cultura della tolleranza e la stessa curiosità di conoscere idee diverse dalle proprie è retrocessa fino quasi ad azzerarsi.
    E questo è appunto successo perché la cultura della condivisione si è ritirata... conosco degli ex sessantottini che sono diventati molto ma molto peggiori di coloro che all'epoca criticavano e sono diventati degli incredibili opportunisti e politicanti della peggior risma.
    Dunque è giusto, la cosa da fare è ricominciare a rendersi visibili a fare raduni... far vedere che certi valori esistono ancora (pace, condivisione, spiritualità). C'è un lavoro enorme da fare!
    E tuttavia a me non sfugge nemmeno che "un nuovo movimento hippie" dovrebbe ridefinire un po' questi valori rispetto al passato. Per esempio mettendo fuori dei bei cartelli con su scritto non solo "pace e amore" ma anche "no alle droghe pesanti e all'ecstasy" che riducono i giovani in schiavitù. Mi chiedo se si avrebbe il coraggio di farlo.
     
  11. fede

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    Mi rifaccio al messaggio di Electricstar, e a quanto dice su cosa sia diventata la società oggi.
    io credo che il problema non sia tanto di una società con valori forti, che espelle chi non si omologa ad essi. Questa è una società disgregata, priva di valori. Le persone stanno dentro al sistema, lavorano guadagnano - se ci riescono - mettono su famiglia , si separano, si suicidano, a volte... Gli unici valori che vengono dati sono assolutamente edonisti, ma in un modo terribilmente fatuo rispetto ai tempi degli hippies. Le persone cercano uno status che venga rispettato socialmente, cercano di potersi permettere dei segnali (SUV, viaggi in luoghi esotici, vestiti, case) di successo perché gli è stato fatto capire che così verranno rispettati. Ma sono felici, con quest'ammasso di cose inutili? Secondo me per lo più, no.
    La cultura della tolleranza e la stessa curiosità di conoscere idee diverse dalle proprie ... sono degli ufo per questa maggioranza silenziosamente tragica, che non ha valori propri e ha le idee che gli vengono vendute come vincenti.
    ci vorrebbe la voglia di parlare, di discutere, di confrontarsi e mettere in gioco le proprie idee. Tra pochi, inevitabilmente, all'inizio. E poi chissà.
    Ps:mi fa un po' paura l'idea dei mea culpa e delle posizioni troppo intransigenti, in questa sede. Il discorso "un nuovo movimento hippie" dovrebbe ridefinire un po' questi valori rispetto al passato. Per esempio mettendo fuori dei bei cartelli con su scritto non solo "pace e amore" ma anche "no alle droghe pesanti e all'ecstasy" che riducono i giovani in schiavitù." secondo me è sbagliato, perché la sperimentazione delle droghe è stato ed è un passo importante del movimento hippi, e non è certo il movimento che ha portato tanti a perdersi sul sentiero delle droghe. Per non parlare dell'ecstasy, i cui effetti - se si legge un po' sulla rete non sono quelli che ci raccontano i cari giornalisti...
     
  12. joplin

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    effettivamente il discorso delle droghe è un controsenso, è una caratteristica del movimento hippy, è un modo per estraniarsi dal mondo, raggiungere altre dimensioni, e provare emozioni diverse, poi sta alla singola persona scegliere il tipo di droga e soprattutto le quantità..zero extasy per me, x esempio qui da me è la droga dei "truzzi", in più ceste roba sintetica, meglio qualcos'altro d più naturale(anche se viene cmq trattato), e con un gusto almeno, oppure i funghi. Poi insomma se a uno non interessa niente allora.
     
  13. sunshiningirl

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    Grazie per aver risposto numerosi :) ...

    Sono contenta la pensiate come me...
    Comunque il problema rimane sempre lo stesso: in questo mondo votato al consumismo e all' individualità c'è veramente poco spazio per rapporti sani e genuini. Per esempio, nel mio paese ,è molto difficile fare amicizia con i ragazzi/e che vestono (e che pensano ,almeno spero) come me.. Sembra quasi si sia creata una sorta di comunità, di cerchio ristretto nel quale pochi possono entrare.. Penso che questo sia dovuto principalmente al fatto che sono timida o che magari non esco tanto oppure al fatto che magari parlo con persone che non vestono come "i very hippy" dovrebbero vestire..
    Certo.. io non sono immune da questo "virus".. anche a me capita a volte di criticare una persona in base al suo modo di esprimersi o vestire.. e vorrei poter cambiare, non essere così superficiale..
    Ecco: quello che mi preoccupa è che questo movimento non scada in una sorta di "razzismo" inverso..
    Ricordiamoci il motto principale e per il quale siamo qui:
    -Peace and Love-

    [​IMG]
     
  14. electricstar

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    Mi trovo d'accordo con quel che dice sunshine. Fede invece mi sembra abbia abbastanza travisato il significato del mio post. Poco male.
    Cmq in effetti io ho posto una questione secondo me abbastanza "non colta" che è questa: cosa significa essere hippie oggi? Fede e Joplin hanno dato risposte dalle quali si evince che per loro conta più la continuità con il vecchio movimento che lo sforzo di ridefinire un modo di essere hippie oggi. Dal loro punto di vista diciamo che si dovrebbe prendere tutto o niente... inglobare anche gli errori del passato. Io invece penso che questo sia un errore. Anzitutto non siamo più negli anni 60 o 70 né ci torneremo e non c'è niente che obblighi a riprodurre in toto i comportamenti passati.
    Secondo me ha futuro solo ciò che ha la capacità di rinnovarsi. Altrimenti è solo nostalgia. Naturalmente è una opinione personale, ma trovo che oggi l'hippie dovrebbe solo prendere il meglio della tradizione hippie e piuttosto essere un salutista. Lo troverei più coerente.
    Per me chi si accetta non ha bisogno di drogarsi. E l'intransigenza non c'entra proprio niente.
    Il discorso delle esperienze con le droghe che aprono la mente bhé era una grandissima cavolata. E proprio molti hippies originali ve lo potranno confermare.
    Mi piace invece il discorso di sunshine che parla di valori genuini, di vera amicizia. La droga nasce dal malessere. Amore è una parola grossa. Ma se vogliamo usarla, allora per conto mio questo prevede anche cercare di far qualcosa perché gli altri non si facciano del male. Se persone come Jimi Hendrix e Sid Barret avessero avuto più "amore" da parte dei loro amici e meno malintesa tolleranza, meno falso rispetto, forse non sarebbero finiti così presto e cosi male. E la lista potrebbe essere molto più lunga come sapete tutti benissimo. Meditate gente, meditate.
     
  15. joplin

    joplin Member

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    vabè, basta adesso, perchè mi sembra inutile continuare con sta storia, alla fine la pensiamo tutti ugule sul fatto dell'amore, della natura, dello stare insieme, etc,etc, non iniziamo già a farci le faide, se qualcuno ha interesse di rinvangare il passato è libero di farlo se gli piace, ovviamente tutti lo sappiamo che non siamo più nel 60'-70' che discorsi, ma ciò non implica ke non sia daccordo con i valori principali che ci uniscono. Non riesco a capire perchè arrovellarsi per una roba del genere..E sia kiaro, elettricstar, che io non sto osannando le droghe e non dico che al giorno d'oggi per essere hippy bisogna drogarsi, non l'ho mai scritto, bensì ho detto solo che all'epoca era una loro caratteristica, per estraniarsi dal mondo,per provare nuove cose, nuove emozioni ed era si una situazione di disagio, non accettavano il mondo esterno, ma non dico che bisogna farlo ora, questa rimane una cosa personale che uno sceglie.
     
  16. electricstar

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    ma si joplin finiamola qui e volemose bene, tra l'altro siamo anche finiti un po' off topic.
    Però sai dal momento che partecipo ad un forum a me piace anche capire come la pensa la gente. Capire le differenze è importante quanto capire le similitudini. Vorrà dire che semmai parteciperò al raduno hippy sarò l'unico ad avere un cartello con su scritto "NO alle droghe pesanti". Se l'eroinomane può essere tollerato spero di poterlo essere anche io col mio "cartello scandalistico". Opss.
     
  17. fede

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    :eek:

    proprio vero che realizzare una comunicazione tra persone è quanto di più difficile esista...
    Soprattutto se si parte da proprie idee preconcette e non ci si sforza di capire cosa dicano gli altri, vero?
    Non trovo una faccina che sbadigli, peccato.
     
  18. electricstar

    electricstar Member

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    Eccola la soluzione di tutti i problemi, mettersi in cattedra e dire che gli altri hanno idee preconcette senza peraltro degnarsi di dire in cosa consisterebbero tali preconcetti.
    Né tantomeno avendo il coraggio di dire la propria opinione chiaramente come per esempio ho fatto io. Ti faccio notare che finora hai clonato un mio messaggio attribuendoti la mia analisi e attribuendo a me una cosa che non ho detto.
    Per il resto ci parli della tua voglia di sbadigliare...
    Scusa tanto ma mi pare proprio che tu cerchi la polemica e non la comunicazione.
    Se qualcuno ha idee differenti dalle tue, questo non significa necessariamente che le tue siano giuste e le sue preconcette.
    Dicci almeno di quali droghe fai uso, così allarghiamo un po' la conversazione... e magari possiamo imparare qualcosa da un vero esperto!
     
  19. fede

    fede Member

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    :p

    ti piacerebbe saperlo, eh....


    [Dicci almeno di quali droghe fai uso, così allarghiamo un po' la conversazione... e magari possiamo imparare qualcosa da un vero esperto![/QUOTE]
     
  20. Il Nedo

    Il Nedo Member

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    penso che esprimersi con gli abiti o con un simbolo sia gia un modo forte di mandare un emessaggio.... quello che vedo sempre più è omologazione, di pensiero quanto di espressione.... tanta gente uguale per le strade, che magari ha qualche idea in testa ma ha paura di esprimerla, per nn apparire diverso.
    io credo che piu gente possibile dovrebbe avere fiducia in ciò che pensa, e un po di spirito di intraprendenza per comunicarle e diffondere, sempre nel massimo rispetto dell' idea altrui. io quello che faccio per ora è di diffondere la mia idea hippy a chiunque voglia ascoltarla, motivandola, mettendola in dubbio.... insomma, facendo il piu possibile per istaurarci sopra un dialogo.
    se solo la gente si amasse dipiù....
     

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